PROCEDURA DI SEGNALAZIONE DEL MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO AL COMITATO MINORI STRANIERI


Segnalazione del minore al Comitato minori stranieri
I Pubblici Ufficiali, gli incaricati di pubblico servizio e gli altri enti, soprattutto quelli sanitari e di assistenza, hanno l’obbligo di segnalare i minori stranieri non accompagnati al Comitato per i Minori Stranieri (CMS) compilando in tutte le sue parti la scheda di rilevamento predisposta dal Comitato stesso. 


La presenza di minori deve essere altresì segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e al Giudice Tutelare.

La scheda (documento in formato.doc) di segnalazione prevede le seguenti informazioni che saranno poi registrate nella Banca Dati del CMS:

1. Identificazione dati anagrafici, documenti e modalità di arrivo in Italia e del ritrovamento, modalità di accertamento dell’età e della cittadinanza, eventuale presenza di parenti in Italia;

Il riconoscimento del presupposto della minore età è fondamentale in ragione della inespellibilità del minore (art. 19, comma. 2 T.U. sull’Immigrazione).

Il compito di accertare l’identità del minore è affidato alle autorità di Pubblica Sicurezza che si avvalgono della collaborazione delle rappresentanze diplomatico-consolari competenti.

2. Presa in carico 
collocazione del minore, permesso di soggiorno, affidamento, tutela;

I minori sono presi in carico dai Comuni con l’attivazione di servizi di pronta accoglienza finalizzati a garantire:
  • i diritti di cui è portatore il minore straniero non accompagnato secondo la normativa;
  • nazionale e internazionale vigente;
  • la regolarizzazione dello status giuridico del minore, altrimenti esposto ad una condizione di rischio e debolezza;
  • l’avvio graduale del minore verso l’autonomia e l’inclusione nel tessuto sociale delterritorio.
3. Individuazione dei familiari dei minori (Indagini familiari - Family tracing) 
dati e recapiti telefonici dei genitori o di altri familiari nel paese d’origine in modo da poter avviare la indagini familiari; 

Il CMS si attiva al fine di individuare i familiari dei minori, anche nei loro Paesi di origine o in Paesi terzi, avvalendosi di idonei organismi internazionali. In base alle informazioni ottenute, il CMS può adottare, ai fini della tutela del diritto all'unità familiare, il provvedimento di rimpatrio assistito.

L’indagine familiare è un’indagine socio-economica condotta nel paese di origine con i genitori o i familiari del minore.

I dati fondamentali per l’avvio delle indagini familiari sono: 
  • i dati anagrafici dei genitori o dei parenti del minore; 
  • il loro indirizzo 
  • il loro recapito telefonico; 
  • altre indicazioni utili.
I dati sono comunicati, insieme ad una relazione relativa al profilo del minore, dal CMS all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), l’organismo attualmente designato per lo svolgimento delle indagini familiari.

Le indagini familiari sono molto importanti per conoscere il contesto di origine del minore (famiglia, scuola, lavoro) al fine di elaborare un progetto di integrazione in Italia o un eventuale reinserimento nel paese di origine considerata l’opinione del minore.

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