I Minori Stranieri non Accompagnati Rifugiati e “Dublino II”


Ieri e' stata presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Gente di Dublino”, promossa dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR). La campagna, cofinanziata dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno è gestita dal CIR assieme con Europe Consulting e l’Associazione Italiana del Consiglio dei  Comuni e delle Regioni Europee (AICCRE), ha lo scopo di fornire un’informazione capillare sul Regolamento Dublino e sulla sua concreta applicazione.

Quindi, l’obiettivo è informare i richiedenti asilo sulla concreta applicazione del Regolamento 343/2003.
La corretta informazione è necessaria affinché i potenziali rifugiati possano prendere le loro decisioni in modo consapevole e con piena conoscenza dei loro diritti, dato che oltre  il 90% dei migranti entrano in modo irregolare e le uniche informazioni di cui dispongono sono quelle che vengono date dai trafficanti d’uomini, che lucrano proprio sulla loro disperazione e disinformazione.
Il Regolamento c.d. “Dublino II” incide, molto spesso in maniera drammatica sulla vita dei richiedenti asilo che arrivano in Europa, creando una profonda mutazione del contesto sociali e relazionale in cui stavano compiendo il percorso di integrazione, sottoponendoli il più delle volte a detenzione, producendo così un più difficile processo di riconoscimento dello Status di rifugiato.
La campagna prevede  a partire dal 15 Aprile una forte campagna di sensibilizzazione con la distribuzione di circa 50.000 opuscoli informativi nelle dieci lingue più utilizzate dai richiedenti asilo presso 500 punti target quali questure, prefetture, servizi di frontiera, centri di accoglienza e associazioni. Uno spot video verrà proiettato nelle stazioni ferroviarie della rete Cento Stazioni dal 15 al 21 Aprile; 2.500 locandine pendule saranno esposte nei mezzi di trasporto a Milano, Bari, Napoli e Roma tra Aprile e Giugno. Un Video di circa 8 minuti con testimonianze di rifugiati sarà proiettato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo nonchè un sito web dedicato www.helpdubliners.it

Come Funziona Dublino II
In base al  “Sistema Dublino II”, gli Stati membri sono tenuti a determinare lo Stato membro competente per l'esame di una domanda di asilo presentata sul suo territorio sulla base di criteri oggettivi di vario livello. Il sistema mira ad evitare il fenomeno definito "asylum shopping" garantendo nel contempo che il caso di ogni persona richiedente asilo venga trattato da un solo Stato membro.
All’arrivo in uno degli stati Europei il migrante viene sottoposto a una procedura di foto-segnalamento, ovvero gli vengono prese le impronte e viene fotografato per stabilire la sua identità. La pratica su descritta lega il richiedente al paese di entrata, nella maggior parte dei casi Italia e Grecia, e ciò gli impedisce di scegliere liberamente dove soggiornare.

I Minori Stranieri non Accompagnati e “Dublino II”
Nell'ambito di " Dublino II " i MSNA “cioè le persone non coniugate di età inferiore ai diciotto anni che entrano nel territorio degli Stati membri senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per esse in base alla legge o agli usi, finché non ne assuma effettivamente la custodia una persona per esse responsabile, ovvero i minori che sono lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio degli Stati membri.”
Nel caso in cui il richiedente non ha alcun familiare in Europa è competente per  l'esame della domanda lo Stato membro in cui il minore ha presentato la domanda d'asilo. Si precisa che nel caso del minore non accompagnato, a differenza dei maggiorenni,  è il Paese in cui egli ha presentato domanda di asilo e non il primo in cui è entrato o in cui è stato foto segnalato che avrà in carico l’esame della sua domanda. Quindi è sempre importante dichiarare la propria età, in quanto i minori non accompagnati hanno diritto anche ad altre forme di protezione distinte dalla richiesta di protezione internazionale. Possono, infatti, ottenere un permesso per “minore età” che può garantire una residenza legale in Italia sino al compimento dei 18 anni; questo tipo di protezione non esclude comunque la possibilità di richiedere asilo.
Il problema più immediato che questo sistema crea è il rischio di divenire vittime di violenze, abusi, sfruttamento e maltrattamenti anche a causa della mancanza di una informazione adeguata così come per l’estrema frammentazione dei servizi di protezione.
Perciò, i giovani migranti, data la scarsa informazione, si trovano in una condizione tale da non beneficiare di nessun tipo di protezione ed assistenza, se non quella di qualche ONG, nell’attesa della loro ripartenza verso il Nord Europa che considerano paesi più accoglienti.  I MSNA, sono un gruppo estremamente vulnerabile, quindi, nei cui confronti è necessario sviluppare azioni mirate in grado di rispondere ai loro bisogni di assistenza e protezione.
Il caso Italiano, dovuto anche alla campagna Antimmigrazione degli anni passati ha portato ad una conoscenza limitata di quali siano i loro diritti da parte dei ragazzi, e così che  la maggior parte dei giovani che arriva in Italia, perlopiù Afghani, non fa richiesta d'asilo o si nasconde dalle autorità per quel tempo necessario a ripartire, circa due settimane. I dati, ci dicono che le dimensioni del fenomeno sono allarmanti.
Minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com si fa promotore dell’Abrogazione del Regolamento c.d. DublinoII insieme ad altre associazioni, perché pensiamo che sia uno strumento sbagliato che causa molta sofferenza e rischi nei richiedenti asilo, soprattutto se minori.

Minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com si fa promotore della petizione per l’abrogazione del Regolamento 343/2003,  e propone che la domanda di asilo venga valutata a livello europeo senza lasciare al singolo stato la decisone  evitando così le situazioni  traumatiche dello spostamento forzoso dei richiedenti asilo da un paese all’altro in Europa. Mentre, per i MSNA, proponiamo che una volta identificati gli venga concessa immediatamente la protezione e che venga valutata la sua domanda tramite un sistema Europeo centralizzato nonché una forte campagna informativa di quali siano i loro diritti evitando così che il sapere sui loro diritti sia basato soltanto sul passaparola e su ciò che viene detto loro dai trafficanti d’uomini.

Se sei d’accordo ad abrogare il Regolamento 343/2003 “DUBLINO II” firma qui la petizione, dobbiamo arrivare ad un milione.

LEONARDO CAVALIERE

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