Bando FAMI – contributi per accoglienza minori stranieri

Dal Ministero dell’Interno oltre 52 milioni di euro per progetti destinati alla prima accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

Potenziare il sistema di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati, individuando soggetti beneficiari idonei ad attivare almeno 1.100 posti giornalieri di accoglienza e ad erogare servizi ad alta specializzazione per l’accoglienza temporanea dei minori.

Questo l’obiettivo del bando, da oltre 52 milioni di euro a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) appena lanciato dal Ministero dell’Interno.

FAMI
Il Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Asylum, Migration and Integration Fund - AMIF) è stato istituito per promuovere un'efficiente gestione dei flussi migratori e per promuovere l'attuazione, il rafforzamento e lo sviluppo di un approccio unionale unitario in materia, in particolare con riferimento alle aree d'intervento:
Asilo: rafforzamento e sviluppo di un sistema comune di asilo a livello europeo (Common European Asylum System) vegliando affinchè la disciplina unionale sia applicata in maniera efficiente ed uniforme in tale ambito;
Migrazione legalizzata ed integrazione: il sostegno viene offerto per l'immigrazione legale verso gli Stati dell'Ue, in linea con le esigenze derivanti dal mercato del lavoro unionale e tramite la promozione dell'integrazione dei cittadini extra-Ue;
Reimpatrio: promozione e sviluppo di strategie di reimpatrio che siano efficaci e corrette e che contribuiscano allo stesso tempo a combattere l'immigrazione illegale. L'enfasi in questo caso è posta sull'effettività e la sostenibilità dei procedimenti di reimpatrio;
Solidarietà: assicurare che gli Stati membri maggiormente colpiti dal fenomeno dell'immigrazione irregolare e dai flussi derivanti dalle richieste di asilo (quali l'Italia) siano appoggiati dagli altri Paesi in un'ottica di solidarietà unionale.

Bando FAMI: beneficiari e destinatari
Sono ammessi a presentare proposte progettuali, sia in qualità di Soggetto proponente unico/Capofila che di Partner:
Regioni/Province autonome, o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;
Enti Locali o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;
Enti pubblici;
Fondazioni, associazioni, ONLUS, cooperative, consorzi e imprese sociali operanti nel settore di riferimento del bando.

I Soggetti proponenti possono partecipare in forma singola o associata. Sono ammesse tutte le forme di partenariato, di raggruppamento e/o di consorzio previste dalla legislazione vigente, fino ad un massimo di 5 partner in aggiunta al capofila.



Sono destinatari diretti delle proposte progettuali i minori stranieri non accompagnati (MSNA) che giungono sul territorio nazionale via terra o via mare o che si trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e rappresentanza legale, ivi inclusi i MSNA che beneficiano del programma di relocation.

Caratteristiche dei progetti
Le proposte progettuali dovranno avere quale considerazione primaria il superiore interesse del minore, anche attraverso l’adozione di procedure idonee a valutarlo in relazione alle azioni che lo riguardano, e prevedere la realizzazione di interventi che includano, almeno, l’erogazione dei servizi di:
Trasferimento dei minori stranieri non accompagnati, a cura degli operatori delle strutture di accoglienza, dai luoghi di arrivo/rintraccio, presso i centri;
Prima accoglienza e risposta ai bisogni materiali;
Informazione e supporto legale propedeutici all’avvio delle procedure di identificazione, accertamento della minore età, affidamento/nomina tutore, richiesta della protezione internazionale, ricongiungimento familiare e relocation;
Assistenza sanitaria e supporto psico-sociale, in considerazione dello stato di vulnerabilità dei MSNA.
Trasferimento dei MSNA dalle strutture temporanee di prima accoglienza verso altre soluzioni di accoglienza di secondo livello (SPRAR) finalizzate all’autonomia.

Contributi e tempistica
Il piano finanziario di ciascuna proposta progettuale prevedrà un cofinanziamento comunitario fisso pari al 50% del costo complessivo di progetto e un cofinanziamento nazionale pari al restante 50%.

Il Soggetto proponente può concorrere con risorse proprie al cofinanziamento del progetto, fino ad un massimo del 50% del totale.

C’è tempo fino all’11 gennaio 2018 per partecipare al bando.


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