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No, l'Italia non è invasa dai migranti!!! Con buona pace di tutti i divulgatori di fake news ed odio verso i migranti, alla domanda "in Italia c’è un’invasione di migranti?" La risposta è un secco No.
"Secondo l’ultima relazione della Commissione parlamentare Jo Cox sulla xenofobia e il razzismo l’Italia è il paese del mondo con il più alto tasso di disinformazione sull’immigrazione. Non sorprende perciò che, secondo un sondaggio del 2018 condotto dall’Istituto Cattaneo, gli italiani risultino essere i cittadini europei con la percezione più lontana dalla realtà riguardo al numero di stranieri che vivono nel paese, credendo che ve ne siano più del doppio di quelli effettivamente presenti." (redattore sociale)
L'edizione 2018 del "Dossier Statistico Immigrazione", realizzata dal Centro Studi e Ricerche Idos, smentisce una volta di piu' la
credenza che l'Italia sia un Paese "assediato" e "invaso" dagli
immigrati.
L'ultima edizione del Dossier statistico immigrazione, la 28esima, redatto da Idos insieme alla rivista Confronti e Unar, ci dice che:
- In Italia vi sono 5 milioni di residenti stranieri (5.144.000 a fine 2017, secondo l’Istat),
- l’Italia si posiziona dopo la Germania, che ne conta 9,2 milioni, e
- il Regno Unito, con 6,1 milioni,
- di poco, supera la Francia (4,6 milioni) e
- la Spagna (4,4).

L'incidenza sulla popolazione complessiva è dell’8,5%, più bassa di quella di Germania (11,2%), Regno Unito (9,2%) e altri paesi più piccoli dell’Unione, dove i valori superano anche in maniera consistente il 10% (Cipro 16,4%, Austria 15,2%, Belgio 11,9% e Irlanda 11,8%).
L'incidenza piu' alta si registra nel Lussemburgo, dove gli stranieri sono quasi la meta' dei residenti (47,6%).

La presentazione del dossier è avvenuta a Roma e “dedicata al comune di Riace - ha spiegato Luca Di Sciullo, presidente di Idos -. Come sapete il sindaco è coinvolto in vicende giudiziarie ed è stato oggetto da pare del ministero dell’interno di una comunicazione su irregolarità nelle gestione dello Sprar. Auspichiamo che non si svilisca questa esperienza di integrazione riconosciuta in tutto il mondo”.

Diversi elementi consentono di delineare le caratteristiche degli immigrati che risiedono in Italia. Contrariamente alla credenza che vorrebbe il paese assediato e “invaso” dagli stranieri - si legge nel report -, al netto dei movimenti interni il loro numero è pressoché stabile intorno ai 5 milioni dal 2013.
Le cittadinanze di provenienza sono circa 200, una piccola, meravigliosa fetta di mondo nel bel paese.
Per la metà (2,6 milioni) sono cittadini di un paese europeo (di cui 1,6 milioni, pari al 30%, comunitari), mentre un quinto (1 milione) viene dall’Africa e una quota solo di poco inferiore dall’Asia. Gli americani sono circa 370.000 (7,2%), per lo più cittadini latino-americani (6,9%). 
I romeni costituiscono la collettività di gran lunga più numerosa (1.190.000 persone, pari al 23,1% di tutti i residenti stranieri), seguiti da albanesi (440mila e 8,6%), marocchini (417mila e 8,1%), cinesi (291mila e 5,7%) e ucraini (237mila e 4,6%). 
Queste prime 5 collettività coprono la metà (50,1%) dell’intera presenza straniera in Italia, mentre le prime 10 (per arrivare alle quali occorre aggiungere, nell'ordine, Filippine, India, Bangladesh, Moldavia ed Egitto) arrivano a poco meno dei due terzi (63,7%).


Il dato che realmente dovrebbe far riflettere i nostri goveranti è il perchè l'Italia non sia attraente per i suoi stessi cittadini.
Infatti, è l'ennesimo anno che si registra una diminuzione della popolazione italiana, sempre più anziana (gli ultra65enni sono 1 ogni 4, mentre tra gli stranieri 1 ogni 25), meno feconda (1,27 figli per donna fertile, contro 1,97 tra le straniere) e tornata a emigrare verso l’estero (quasi 115.000 espatriati ufficiali nel corso del 2017.
Il dossier sottolinea anche che il dato è sottodimensionato se si considera che molti, nel trasferirsi all’estero, trascurano di effettuare la cancellazione anagrafica, non essendo obbligatoria. Aggiungendo ai residenti stranieri la quota di immigrati che, alla data della rilevazione, non erano ancora iscritti nelle anagrafi, Idos stima in 5.333.000 il numero effettivo di cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia, 26.000 in meno rispetto alla stima del 2016.

Un così netto calo dei migranti in Italia lo si spiega soprattutto con la quasi chiusura della rotta del Mediterraneo centrale 

I migranti accolti: poco più di 13.000 a giugno 2018, il 26% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Si tratta per lo più di ragazzi maschi (93%), tra i 16 e i 17 anni (84%), originari specialmente di Albania, Egitto, Guinea, Costa d’Avorio ed Eritrea. 
L'Oim, per spiegare la drastica riduzione a quanto sopra aggiunge che nel mar mediterraneo è aumento il tasso di mortalità, tra gennaio e settembre 2018 ben 1.728 in tutto il Mediterraneo, di cui 3 su 4 (1.260) nella sola rotta tra Libia e Italia.
Le cause principali di queste morti è da ricercare nella scellerata politica della chiusura delle frontiere, in particolare a causa della diminuita capacità di ricerca e soccorso in mare provocata dalla delegittimazione ed esclusione delle navi di Ong impegnate in tali operazioni (ad esse era dovuto circa il 35% dei salvataggi). 
"L’Oim calcola che, su complessivi 40.000 migranti deceduti in mare in tutto il mondo dal 2000 ad oggi, quelli morti nella rotta italo-libica siano ben 22.400."(redattore sociale)


Attualmente l’Unhcr stima in 354.000 i richiedenti asilo (compresi quelli ancora privi di titolo formale o la cui domanda è sotto esame) e titolari di protezione internazionale o umanitaria presenti in Italia, lo 0,6% dell’intera popolazione del paese. Se per un verso il numero assoluto colloca l’Italia al terzo posto nell’Ue, dopo la Germania (1,4 milioni di richiedenti e titolari di protezione, con questi ultimi che da soli ammontano a circa 1 milione) e la Francia (400mila), l’incidenza sulla totalità degli abitanti - sottolinea l’edizione 2018 del Dossier - è in linea con la media comunitaria, al pari di quella della Francia e dei Paesi Bassi, ed è preceduta da vari paesi, come la Svezia (2,9%), l'Austria e Malta (1,9%), la Germania e Cipro (1,7%), la Grecia (0,8%), mentre non superano lo 0,1% tutti i “nuovi” Stati membri dell'Europa orientale (ad eccezione della Bulgaria, con lo 0,3%).

"Un tema che, tante volte, viene ricollegato ai migranti è quello del lavoro: in Italia c'è la paura che lo straniero possa "rubare il lavoro" ai cittadini che, in quanto italiani, lo meriterebbero di più. Questo assunto, che negli anni sta perdendo credibilità grazie a vari studi, è screditato anche dal dossier: nel 2017 gli occupati stranieri erano il 10,5% di tutti i lavoratori. I due terzi degli immigrati, in generale, ricoprono ruoli poco qualificati, principalmente nel settore dei servizi, dove il 67,4% dei posti è occupato da stranieri, o in quello dell’industria e dell’agricoltura, dove trovano impiego rispettivamente nel 25,6% e nel 6,1%. La percentuale più alta di stranieri però si trova nell'ambito dei collaboratori domestici e familiari: il 71%. In generale invece, proviene da un altro paese quasi la metà dei venditori ambulanti, così come più di un terzo dei facchini, il 18,5% dei lavoratori negli alberghi e nei ristoranti, un sesto dei manovali edili e degli agricoltori."(Fanpage)


Leonardo Cavaliere









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Dossier Statistico Immigrazione, tutti i numeri che smentiscono le Fake News

No, l'Italia non è invasa dai migranti!!! Con buona pace di tutti i divulgatori di fake news ed odio verso i migranti, alla domanda &q...
Nel 2015 è stata superata quota un milione di persone che hanno raggiunto l'Europa. I dati forniti dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni registrano una cifra quattro volte superiore rispetto al 2014 dichiarando che ci troviamo di fronte al più grande afflusso di migranti dall'indomani della seconda guerra mondiale, segnale del livello record di problemi nel mondo.

Quasi 3700 profughi, molti dei quali bambini, in fuga da Africa e Medio Oriente, sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e il Mar Egeo. E nonostante l'inverno e il peggioramento delle condizioni del mare, l'esodo continua, anche se ad un ritmo meno serrato. E per i tanti non ce l'hanno fatta molti altri sono riusciti a raggiungere l'agognata meta.


Secondo i dati dell’OIM dalla metà di ottobre i morti sfiorano una media di 10 al giorno. Una strage quotidiana, dinanzi alla quale i più sono capaci solo di commiserare le piccole vittime guardandosi bene però dal comprendere cosa li ha portati a morire, cosa stanno vivendo nel nostro paese gli altri minori che fortunatamente sono riusciti ad arrivare, e soprattutto cosa siamo tutti chiamati immediatamente a fare.

Su un totale di 1,005,504 arrivi, dato aggiornato al 21 dicembre, la stragrande maggioranza - 816.752 - sono arrivati ​​via mare in Grecia. 150.317 sono arrivati ​​via mare in Italia. Cifre molto inferiori in Spagna (3.845) , Cipro (269) e Malta (106). 34.215 sono riuscite ad attraversare, via terra, prima che fosse definitivamente chiuso, il confine turco-bulgaro.

Il dato complessivo registra un aumento di quattro volte il numero di arrivi rispetto al 2014. Gran parte dell’aumento è dovuto alla fuga dei siriani dalla guerra civile e dai campi profughi del Libano e Turchia. Afgani, Iracheni ed Eritrei sono la maggior parte degli altri profughi che hanno contribuito a far crescere il numero.

«Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, necessarie e desiderabili», ha affermato il capo dell’Oim, William Lacy Swing. «Ma non basta contare il numero di quanti arrivano o dei quasi 4mila che quest’anno sono morti o dichiarati dispersi. Dobbiamo anche agire. Le migrazioni devono essere legali, sicure e protette sia per gli stessi profughi sia per i Paesi che li accolgono», ha puntualizzato.
Michael Moller, direttore dell'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, ha detto nel corso di una conferenza stampa: "Non capisco perché le persone stanno insistendo sul fatto che si tratta di un problema europeo. Questo è un problema globale, "

Lesbo è ora la porta d'ingresso principale dei rifugiati in Europa. Poco meno della metà di coloro che sono entrati nel vecchio continente nel 2015, sono transitati per l'isola dell’Egeo, utilizzandola come punto di sosta tra la Grecia continentale e le rive della Turchia.


Secondo l'Unhcr, nel 2016 i numeri delle migrazioni saranno simili a quelli del 2015. Il movimento da record delle persone verso l'Europa è un segnale del livello record di problemi nel mondo, con un numero di sfollati interni e rifugiati che oltrepassa i 60 milioni, ha fatto sapere l'Unhcr la scorsa settimana.
 "Con i sentimenti xenofobi in rapida crescita in diversi ambienti, è importante riconoscere i contributi positivi che i rifugiati e i migranti apportano alla società in cui vivono e anche onorare i valori europei fondamentali: protezione della vita, difesa dei diritti umani e promozione della tolleranza e della diversità", ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Antonio Guterres.


LEONARDO CAVALIERE

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Migranti, Oim: Oltre un milione di migranti e rifugiati hanno raggiunto l'Europa nel 2015

Nel 2015 è stata superata quota un milione di persone che hanno raggiunto l'Europa. I dati forniti dall' Organizzazione internaz...
Le più belle frasi, citazioni e aforismi sulle migrazioni.


Si possono fare i castelli di sabbia
si può stare sotto l'ombrellone a fare le parole crociate
si può giocare con le racchette e la pallina
si possono fare volare gli aquiloni
e si può scrivere il proprio nome sulla sabbia
a mare si gioca
si possono fare le gite con il canotto
si può prendere un materassino e fare il bagno con il bambino
gli puoi mettere i braccioli, la maschera,
e poi quando esce dall'acqua starci insieme,
e giocare con lui, con la paletta e il secchiello
perché a mare si gioca
a mare si gioca

i gabbiani lo sanno,
infatti volano a pelo d'acqua…e urlano
e poi salgono su su altissimi… e fanno finta di essere delle nuvole
i pescatori sono loro amici e gli lanciano i pesci
e loro ricambiano, riempiendo di allegria bianca
i quadri, i cieli, le acque e la vita
a mare si gioca
giocano tutti!!
Si può giocare al gioco dello scafo
si sale tutti su un gommone
fino a riempirlo all'inverosimile
quando quello che porta il gommone,
che comanda,
dice di buttarsi tutti a mare
ci si butta a mare,
è un gioco
Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa
quante cose che ho visto!!
Una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,
erano scappati dalle acque dove erano nati,
forse per fame, forse perché c'era una guerra sottomarina tra pesci,
noi li abbiamo liberati tutti dalle reti
e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall'acqua e inseguirsi…giocavano!!!!!
A mare si gioca
si gioca!!
Ci sono bambini
che giocano a stare immobili con la faccia in acqua
senza respirare
perché tanto lo sanno
che sta per arrivare la mano forte del papà
che li prenderà e li farà giocare
NINO FRASSICA e TONY CANTO

Di nuovo, considerate di nuovo
Se questo è un uomo,
Come un rospo a gennaio,
Che si avvia quando è buio e nebbia
E torna quando è nebbia e buio,
Che stramazza a un ciglio di strada,
Odora di kiwi e arance di Natale,
Conosce tre lingue e non ne parla nessuna,
Che contende ai topi la sua cena,
Che ha due ciabatte di scorta,
Una domanda d'asilo,
Una laurea in ingegneria, una fotografia,
E le nasconde sotto i cartoni,
E dorme sui cartoni della Rognetta,
Sotto un tetto d'amianto,
O senza tetto,
Fa il fuoco con la monnezza,
Che se ne sta al posto suo,
In nessun posto,
E se ne sbuca, dopo il tiro a segno,
"Ha sbagliato!",
Certo che ha sbagliato,
L'Uomo Nero
Della miseria nera,
Del lavoro nero, e da Milano,
Per l'elemosina di un'attenuante
Scrivono grande: NEGRO,
Scartato da un caporale,
Sputato da un povero cristo locale,
Picchiato dai suoi padroni,
Braccato dai loro cani,
Che invidia i vostri cani,
Che invidia la galera
(Un buon posto per impiccarsi)
Che piscia coi cani,
Che azzanna i cani senza padrone,
Che vive tra un No e un No,
Tra un Comune commissariato per mafia
E un Centro di Ultima Accoglienza,
E quando muore, una colletta
Dei suoi fratelli a un euro all'ora
Lo rimanda oltre il mare, oltre il deserto
Alla sua terra - "A quel paese!"
Meditate che questo è stato,
Che questo è ora,
Che Stato è questo,
Rileggete i vostri saggetti sul Problema
Voi che adottate a distanza
Di sicurezza, in Congo, in Guatemala,
E scrivete al calduccio, né di qua né di là,
Né bontà, roba da Caritas, né
Brutalità, roba da affari interni,
Tiepidi, come una berretta da notte,
E distogliete gli occhi da questa
Che non è una donna
Da questo che non è un uomo
Che non ha una donna
E i figli, se ha figli, sono distanti,
E pregate di nuovo che i vostri nati
Non torcano il viso da voi

ADRIANO SOFRI
 La sedentarietà non è che una breve parentesi nella storia dell'umanità. Nei momenti essenziali della sua avventura, l'uomo è rimasto affascinato dal nomadismo e sta ritornando viaggiatore 
 JACQUES ATTALI
Mi dissero “vai”. Io ci credevo ad un mondo fratello, alla vita… Mi [dissero "vai" questa sarà la tua battaglia, combattila anche per noi, tu andrai per mare, non [temere il mare di cui siamo figli anche se nati fra due sponde!
Ed io salpai: l’anima raccolta fra le mani, ed un sacchetto di semi [da germogliare nella terra che amorevolmente avrei vangato al di là del nostro mare. (Mi dissero vai!)


GRAZIA MARIA PELLECCHIA

Io resto quaggiù/ nel fondo di una casa per noi tutti/ senza ragioni e ipocrisie/ una terra senza prigioni e un sogno sarà il mio respiro d’acqua/ un vaso di cristallo il cuore/ accoglier la nascita di mille cavallucci non più lamenti/ non più aprirsi e chiudersi di cancelli/ le nostre vite saranno astucci di perle. (Io sto in fondo al mare)

FERNANDA FERRARESSO
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati


Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
Fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e madre prima di partire


Per quelli che l’attraversano ammucchiati e in piedi sopra imbarchi d’azzardo, il Mediterraneo è un buttadentro. Al largo d’estate s’incrociano zattere e velieri, i più opposti destini. La grazia elegante, indifferente di una vela gonfia e pochi passeggeri a bordo, sfiora la scialuppa degli insaccati. Non risponde al saluto e all’aiuto. La prua affilata apre le onde a riccioli di burro. Dalla scialuppa la guardano sfilare senza potersi spiegare perché, inclinata su un fianco, non si rovescia, affonda, come succede a loro. Qualcuno di loro sorride a vedere l’immagine della fortuna. Qualcuno ci spera, di trovare un posto in un mondo così. Qualcuno di loro dispera di un mondo così.

L'immigrato ha un mondo del passato a cui appartiene e un mondo del presente al quale sempre, più o meno, sarà estraneo; suo figlio invece sta in tutti e due e molte volte in nessuno. Per questo c'è bisogno che il processo di integrazione abbia successo, in modo che la seconda generazione non resti chiusa nel ghetto.

ANTONIO MUÑOZ MOLINA
Io vedo l'immigrazione clandestina come una scappatoia trovata dai bianchi per eludere le leggi sulla schiavitù.
CHRIS ROCK

Oggi siamo quello che siamo, non perché nella preistoria non ci fossero i migranti, ma perché non c’era nessuno a fermarli.
TENENTE SPRITZ

L'immigrazione è la forma più sincera di adulazione.

La scuola pubblica, laica e repubblicana, è una macchina formidabile per l’integrazione deibambini che provengono dall’immigrazione
TAHAR BEN JELLOUN

Inizierò a preoccuparmi della reputazione dell'America nel mondo quando le persone da ogni angolo della terra smetteranno di voler venire qui
PAUL JOHNSON

A te. Straniero, se passando mi incontri e desideri parlarmi, perché non dovresti farlo? E perché non dovrei farlo io?
WALT WHITMAN

Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto didividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri

LORENZO MILANI

Si parla di razzismo perché c'è molta non conoscenza dell'altro, bisogna abbattere i muri o aumentano le differenze. L'immigrazione è una ricchezza.

CÉCILE KYENGE

Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò
CESARE PAVESE

Le più belle frasi, citazioni e aforismi sulle migrazioni.

Le più belle frasi , citazioni e aforismi sulle migrazioni . Si possono fare i castelli di sabbia si può stare sotto l'ombrellone...
Procedure non uniformi e poco chiare per l’identificazione e l’accertamento dell’età dei minori migranti, condizioni critiche nei centri di prima accoglienza e mancanza delle garanzie di copertura economica per i nuovi collocamenti in comunità dove chi è stato già trasferito rischia di ricevere beni e servizi carenti, sistema di tutela legale fortemente inadeguato nei tempi e nei modi.
Queste alcune delle principali problematiche, frutto anche del sistema legislativo attuale, che i 5.656 minori stranieri non accompagnati che al 30 maggio erano presenti nelle comunità per minori in Italia[1], così come tutti quelli che transitano nei Centri di Primo Soccorso appena arrivati nel nostro paese, i minori comunitari, i richiedenti protezione internazionale e tutti coloro che non hanno accesso al sistema di protezione perché non intercettati dalle istituzioni, si trovano ad affrontare ogni giorno.

Minori migranti: Save the Children presenta il primo Disegno di Legge organico per la Protezione e la Tutela dei Minori Stranieri non Accompagnati in Italia

Procedure non uniformi e poco chiare per l’identificazione e l’accertamento dell’età dei minori migranti, condizioni critiche nei centri di...
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